"Dovrei usare guanti. Dovrei fare questo, dovrei fare quello. Non dovrei baciarlo. Non dovrei essere un adulto di quarantacinque anni che si prende cura di un giovane di trentacinque che ha cent'anni e sta per morire." Cit. The Normal Heart
1981, inizio della piaga dell'Aids, Ned Weeks (Mark Ruffalo), scrittore omosessuale di New York, comincia a osservare i propri amici ammalarsi. Dopo aver letto un articolo di giornale si reca dalla dottoressa Brookner (Julia Roberts), uno dei pochi medici che si sta occupando dello strano cancro che pare colpire solo gli omosessuali. Quest'ultima le chiede di utilizzare le sue conoscenze per diffondere l'allarme della malattia nella comunità gay.
Ned contatta Felix Turner (interpretato da Matt Bomer), giornalista del New York Times, nella speranza di ottenere un articolo.
I due finiranno per innamorarsi, ma l'idillio viene ancora una volta interrotto dal male incurabile.
Il film, crudo e essenziale, scava a fondo nella fragilità umana, dal sarcoma di Kaposi alla paura dell'abbandono, dall'arrendevolezza alla lotta, dall'ineluttabilità del destino alla precarietà dei corpi, ci porta in un viaggio assolutamente intimo e infernale al tempo stesso, nel quale troveremo il tempo per metterci in discussione ancora una volta.
The Normal Heart è uno dei pochi film sull'Aids che riesce ad indagare in modo realistico le ripercussioni psicologiche, affettive e sentimentali dell'incertezza della caducità.
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