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venerdì 14 febbraio 2020

I 10 travel blogger LGBT che dovresti seguire su Instagram nel 2020



Viaggiare può avere diversi significati, cosicché anche il viaggio visto da una prospettiva LGBT può contenere innumerevoli sfumature. Dal dandy al backpacker, dalla diva all’escursionista solitario, qui troverai i 10 profili Instagram che dovresti seguire!

@thegaytraveler

Giornalista freelance, @thegaytraveler risiede nella capitale degli Stati Uniti, Washington D.C , e ama mettersi in viaggio per le mete più disparate dispensando consigli ai suoi numerosi followers. Raccomandato in particolare a chi ama il buon cibo e la bella vita… con un pizzico di trasgressione!



@thegayhomeless

Zaino in spalla e budget ristretto, @thegayhomeless è continuamente in viaggio cercando di vivere a stretto contatto con la gente del luogo. Dai canali di Amsterdam agli slum delle Filippine, passando per le strade in tumulto di Hong Kong, chi ama l’avventura non se lo può perdere.


@raviroundtheworld

Eccentrico e spensierato, @raviroundtheworld viaggia sfoggiando bandiere e abiti arcobaleno. Tra una meta e l’altra, non manca mai di visitare i locali LGBT e recensirli. Chi è immerso nella scena gay non può certo lasciarselo scappare!


@goodlifewelltraveled

Amante del lusso sfrenato, @goodlifewelltraveled non bada a spese quando si tratta della scelta dell’Hotel, sempre rigorosamente a cinque stelle, tanto che il suo motto è… “riempi la tua vita con champagne”!


@lindscale

Si definisce queer e “gender non conforming”. Questa ragazza originaria di Hershey, Pennsylvania ha di sicuro grinta da vendere. Dispensa consigli ai membri della comunità LGBT su come viaggiare in sicurezza e ama raccontare senza mezzi termini, sia su Instagram che sul suo blog, le sfide che si trova ad affrontare quotidianamente durante i suoi numerosi vagabondaggi. Buon viaggio, Linsday!


@drawn.to.the.light

Le foto di questa coppia irlandese sono davvero spettacolari come il nome suggerisce: natura incontaminata, vicoli angusti, luoghi storici e un viaggio in auto di cinquantamila chilometri dal Canada all’Argentina. Gli ingredienti per ottenere scatti unici e mozzafiato ci sono tutti!


@thehomelessitalian

Non serve per forza mettere sempre mano al passaporto per essere dei travel blogger: @thehomelessitalian infatti è specializzato in viaggi europei (ma non solo).
Troverete spiagge bianche dalle acque cristalline, ghiacciai, monumenti mozzafiato, isole incontaminate, montagne suggestive, resort thailandesi da favola, palmeti, sorgenti termali e i tramonti più incantevoli che l’immaginazione possa concepire. In particolare, una Barcellona tutta da scoprire (o riscoprire).


@travelingiq

Per viaggiare serve un discreto quoziente intellettivo, come suggerisce il nome di questo giovane e sexy influencer cubano. O forse è il viaggio che apre le menti a prescindere?
O magari entrambe le cose.
Da Fire Island Pines a Guadalajara, Da Puerto Rico a Sarasota, quel che è certo è che Ivan Quintanilla non si ferma mai!


@youtube.beebernabe

Transessuale MtF e ribelle, questa potenza della natura direttamente dalle Filippine, pur non possedendo uno dei passaporti più potenti al mondo, è indomabile e sempre in viaggio. Ha anche un canale youtube dove pubblica travel videos.


@mynormalgaylife

@mynormalgaylife si definisce un ragazzo all’inseguimento dell’arcobaleno in giro per il mondo. Felicemente impegnato, la "normalità" di questa coppia (tutt'altro che ordinaria) consiste proprio nell’avventura quotidiana. Tra “classiche” mete LGBT, come Puerto Vallarta e Barcellona, troverete sorprese inaspettate e piacevoli!


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venerdì 5 ottobre 2018

AMERICA NASCOSTA: Un bicchiere d’acqua da un milione di dollari



Intervista con Adam Smith, l’uomo che ha perso tutto aver sostenuto apertamente i diritti LGBT


Adam Smith


È un assolato pomeriggio d’estate del 2012 quando Adam Smith decide di salire in macchina dirigendosi al drive-in del fast food Chick-fil-A di Tucson, Arizona. Il clima arido e le temperature altissime non lasciano scampo. Rallenta, abbassa il finestrino e ordina un bicchiere d’acqua.
Tuttavia non si trova lì per bere.
Ad un tratto comincia a confrontarsi con la dipendente che lo sta servendo a proposito di diritti LGBT, pensando di fare qualcosa di positivo e costruttivo. Riprende la conversazione con una telecamera e pubblica tutto sui social network.
Da quel giorno la sua vita cambierà radicalmente.

Chick-fil-A non è un fast food qualsiasi. Il suo presidente, Dan Cathy, si è sempre dichiarato contro il matrimonio gay.
Dal 2009 la multinazionale ha cominciato a finanziare gruppi cristiani anti gay, alcuni dei quali praticavano terapie di conversione rivolte a giovani omosessuali, garantendo una “cura” attraverso la preghiera e altri metodi meno ortodossi.
Marriage & Family Foundation, Fellowship Of Christian Athletes, National Christian Foundation, New Mexico Christian Foundation, Exodus International, Family Research Council e Georgia Family Council sono solo alcuni dei gruppi d’odio ad aver ricevuto consistenti somme di denaro tra il 2009 e il 2012.

“Non penso sia giusto che le multinazionali finanzino gruppi del genere, non fanno altro che seminare odio.” ribadisce Adam, visibilmente impacciato, alla dipendente di Chick-Fil-A.

Adam è eterosessuale. È sposato e ha quattro figli. È la sua prima protesta e parla di getto. Suona ripetitivo, forse un po’ ingenuo. Tuttavia il messaggio che vuole lasciare ha un senso logico: perché sostenere chi calpesta le minoranze? Che male c'è se un ragazzo ama un altro ragazzo?

“Non so veramente come tu possa sentirti bene con te stessa a lavorare qui.” afferma Adam rivolgendosi alla stessa dipendente “penso che meriti di meglio, Rachel, ne sono certo.”
Con queste parole prende il suo bicchiere d’acqua, riaccende il motore e si allontana. Il video, di circa 2 minuti, verrà postato sui social diventando estremamente virale.
Verrà riproposto in seguito dai mass media.
Il breve dissenso diventerà “una provocazione”, le domande educate si tramuteranno in “violenza”, “prevaricazione” e “arroganza”.
Rachel Elizabeth, l’impiegata che non ne aveva voluto sapere di prendere parte alla conversazione, verrà rappresentata come una vittima.
Adam perderà il lavoro come direttore finanziario di una casa farmaceutica e, a causa di quell’unico video, non verrà mai più assunto da nessuna compagnia. In pochi anni lui e la sua famiglia si ridurranno in povertà, fino a dover chiedere buoni pasto allo Stato per tirare avanti e rimanere a galla.
A quel punto riprenderà in mano la sua vita trasformando le avversità in un dono, un’opportunità incredibile di rinascita.



Ma come è potuto succedere tutto questo?

Prima di tutto abbiamo una multinazionale che vede crescere le proteste e diminuire gli incassi a causa della poca tolleranza verso le minoranze. Per un’azienda così potente, Adam Smith è stato il capro espiatorio che ha permesso di capovolgere la situazione a proprio vantaggio.

Poi abbiamo una ghigliottina mediatica contro un personaggio tutt’altro che pubblico. Un uomo che era sempre rimasto nell’anonimato. Un uomo che aveva vissuto un’infanzia povera e di abusi, procacciandosi il cibo rovistando nei cassetti dell’immondizia. Un uomo che aveva saputo rialzarsi e che si era “fatto da sé”, inseguendo l’ideale del sogno americano.

Adam Smith è stato stato riconosciuto come autore del video attraverso un software di riconoscimento facciale applicato ad un frame nel quale appare il suo viso.
Ma le stranezze non finiscono qui.
Pochi giorni dopo sono cominciate le intimidazioni e lo stalking massivo, prima sul posto di lavoro (che ha perso in poche settimane) e poi a casa. Oltre che su internet, sia chiaro.
Quando sono arrivate le prime minacce rivolte a suoi quattro bambini, età dai 4 ai 10 anni, si è sentito talmente inutile e impotente da avere per un attimo pensato al suicidio. Forse la sua famiglia sarebbe stata meglio senza di lui, senza quel marchio d’infamia che lo circondava, nemmeno fosse stato Caino.

Come? Una piccola protesta che si trasforma in un marchio d'infamia? Non suona alquanto improbabile e distopico? Leggete Orwell e capirete.

Per un periodo si trasferisce in Costa Rica dove comincia a lavorare in un centro di cura immerso nella foresta.
Lontano dagli Stati Uniti, ritrova se stesso.
Ha già raggiunto la felicità e il distacco interiore quando uno dei suoi figli lo approccia timidamente e, come una liberazione, getta fuori la verità che si teneva dentro da anni: "Papà, sono gay."
Adam sorride. Tutto torna. Non c'è niente che non sia al proprio posto.
"Sei in una famiglia che non cercherà mai di cambiarti," risponde "in una famiglia che ti accetterà per quello che sei."

Ora Adam Smith è un altro uomo, con un'altra vita.
Adam Smith è l’uomo che a causa della ghigliottina mediatica ha perso il capitale della propria azienda e un salario annuo a sei zeri, per un ammontare di oltre un milione di dollari. Tutto per un bicchiere d'acqua.
Adam Smith è anche l’uomo che attraverso la pubblica umiliazione ha ritrovato se stesso e che sarebbe disposto a pagare un milione di dollari per quel bicchiere d’acqua ancora e ancora, all’infinito.

Sono riuscito a contattarlo attraverso il suo sito adammarksmith.com per fargli qualche breve domanda:

Per prima cosa, dove vivi e di cosa ti occupi al momento?

ADAM: Attualmente vivo in uno scuolabus che ho reso abitabile. Io e la mia famiglia stiamo percorrendo gli Stati Uniti raccontando la nostra storia e alla ricerca di un nuovo posto fisso dove stare. Come lavoro faccio il life-coach e mi rivolgo a persone che cerchino aiuto dal punto di vista spirituale e non solo.

Sei eterosessuale. Perché decidesti di protestare proprio per i diritti LGBT?

ADAM: Credo nell'uguaglianza di tutti gli esseri umani. L'idea dell'individualità, ossia che siamo separati dagli altri, è un'illusione. Le etichette permettono alle persone di creare disuguaglianze che non sono né importanti né tantomeno reali. Noi siamo Uno.

Ai tempi la tua protesta non fu utile alla comunità LGBT, poiché venne manipolata dai media. Una protesta pacifica e, ammettiamolo, un po' ingenua, si è trasformata in un caso di "molestie", anche se il video dimostra tutto il contrario. Cosa pensi, appunto, del potere di manipolazione del web e dei media?

ADAM: Internet può essere una fonte d'informazione piuttosto inaffidabile. Bisogna tenere in conto inoltre che spesso il pregiudizio può alterare la realtà.

Chick-fil-A è una potente multinazionale. Al giorno d'oggi sta ancora supportando i gruppi anti gay e le terapie riparative oppure qualcosa è cambiato?

ADAM: Ho letto di rencente che hanno finalmente smesso finanziare questi gruppi.

Hai mai ricevuto appoggio dalla comunità LGBT?

ADAM: Ho ricevuto mail di solidarietà da singoli individui, ma mai da organizzazioni. Senza dubbio il carattere ingenuo con cui ho condotto la protesta e l'attenzione morbosa dei media hanno frenato le reazioni in questo senso.

Come ha gestito tuo figlio il coming out?

ADAM: Era terrorizzato. Aveva visto quello che io avevo pagato per supportare i diritti LGBT. Sono certo stesse pensando che, in qualche modo, ci sarebbe stato un prezzo da scontare per la sua omosessualità.
Personalmente, sono fiero di avere un figlio che sia libero di essere ciò che vuole.



Adam Smith ha scritto anche un libro intitolato Million Dollar Cup of Water: Discovering the Wealth in Authenticity dove narra della sua esperienza di vita e dei suoi viaggi.







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sabato 28 ottobre 2017

Che fine ha fatto Zelim Bakaev?



Zelim Bakaev

Zelim Bakaev è un noto cantante russo originario di Grozny, Cecenia. Secondo quanto riportato dalla famiglia e dai Media, nonostante vivesse a Mosca, il 6 Agosto 2017 è tornato alla città natale per assistere al matrimonio della sorella. Appena arrivato, a detta di alcuni testimoni oculari, sarebbe stato tratto in arresto dalle autorità cecene in quanto sospettato di essere omosessuale. L'avvenimento si inserisce in una campagna anti-LGBT apertamente dichiarata dal presidente ceceno e in un clima di persecuzioni mosse dall'intenzione, nemmeno troppo velata, di porre fine all'omosessualità tramite torture e omicidi. Quando, dopo 15 giorni di silenzio, il 22 Agosto la madre si reca finalmente alla polizia per denunciarne la sparizione, le viene risposto che, secondo le informazioni in loro possesso, quest'ultimo aveva fatto ritorno a Mosca la settimana prima. Non viene di conseguenza aperta alcuna indagine nemmeno dopo che, quasi un mese più tardi (il 16 Settembre) la madre si rivolge pubblicamente al presidente - dittatore Ramzan Kadyrov per avere notizie del figlio.
Il 24 Settembre su Youtube compare un video misterioso nel quale il cantante (o un presunto sosia) sostiene di stare bene e di essersi trasferito in Germania. Tuttavia sono da prendere in considerazione alcune discordanze per cui il filmato risulterebbe inattendibile.

Tra le più palesi:

✘ L'arredamento della casa dove si trova il cantante è totalmente di manifattura russa

✘ Sul tavolino è presente un energy drink sconosciuto al mercato tedesco ma ben rinomato in Russia

✘ L'atteggiamento del cantante (o sosia) è visibilmente artificioso, soprattutto le risate appaiono innaturali

✘ Per caricare il video è stato creato un nuovo canale Youtube

✘ In particolare, perché Bakaev dal giorno del rapimento non ha mai telefonato almeno alla madre o a qualcuno dei parenti più stretti?

Per farsi un'idea di queste ed altre contraddizioni, è sufficiente dare un'occhiata al video.

Bakaev, durante il filmato, ricorda innumerevoli volte allo spettatore (in questo caso si rivolge all'amico Islam) di trovarsi in Germania.

"Non c'è niente a Grozny o Mosca, solo un sacco di stronzi" aggiunge "qui in Germania le cose sono differenti, tutti ti sorridono."

Se proprio vogliamo andare a mettere il dito nella piaga, anche il copione appare, forse, un po' scontato.

Shawn Gaylor di Human Rights First afferma che secondo alcune fonti Bakaev potrebbe essere stato torturato a morte dalla polizia cecena.

/// A sinistra il dittatore Ramzan Kadyrov, a destra Zelim Bakaev

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giovedì 21 settembre 2017

L'incredibile storia di Scott Shultz, l'attivista Lgbt brutalmente assassinato dalla polizia americana (VIDEO)


Scott Shultz, 21 anni, si definiva “bisessuale, non binario e intersessuale” ed era studente della Georgia Tech University e presidente della Georgia Tech Pride Alliance, organizzazione Lgbt interna all'università stessa.

Ora non potrà più né prendere la laurea, né proseguire con il suo attivismo, in quanto è stato barbaramente ucciso da un poliziotto.

Soffriva di depressione ed aveva tentato il suicidio più volte, senza mai riuscirci. Depresso e problematico ma non sprovveduto, Scott conosceva benissimo quanto la polizia americana avesse il grilletto facile, sapeva alla perfezione che ogni giorno viene addestrata a sparare in qualsiasi contesto e situazione e, probabilmente, intuiva anche che non avrebbe mostrato pietà nemmeno verso un ragazzino con dei disturbi mentali.

Adesso Scott vuole farla finita veramente. Questa volta non ce la fa proprio più a lottare con i suoi fantasmi: Il piano è semplice, quanto critico e risolutivo.

Nel letto dal dormitorio, tra le coperte, depone una lettera nella quale annuncia la propria morte.

Prende il cellulare, esce fuori e chiama il 911 segnalando un ragazzo dai capelli lunghi e biondi (si autodescrive) che si aggira per il campus con una pistola (mai rinvenuta) e un coltello, arma che in seguito si rivelerà una semplice lama multiuso (nulla che avrebbe potuto mettere seriamente in pericolo le vite dei ben quattro agenti armati intervenuti sul posto).

Scott aspetta tranquillamente l'arrivo delle forze dell'ordine fuori dall'edificio e gli va repentinamente incontro gridando: "Sparatemi!"

Dopo pochi minuti di trattative, vedendo che il ragazzo non risponde agli ordini e continua a urlare: "Uccidetemi" brandendo "minacciosamente" il minuscolo coltellino multiuso, uno degli agenti decide di accontentare finalmente le reiterate richieste sparandogli in petto. Le grida di dolore, poi niente. Scott non esiste più.

"Perché non hanno usato un arma non letale, come uno spray al peperoncino o un teaser?" hanno chiesto i genitori di Scott in conferenza stampa.

E in fondo è quello che si chiedono tutti.

Quel che è certo è che si trattava di ben quattro poliziotti armati e addestrati contro un ventunenne munito di un coltellino.
Ingiustizie del genere accadono, purtroppo, all'ordine del giorno. Solo che questa volta la crudeltà e la brutalità della polizia sono servite non come deterrente (quando mai la violenza è un deterrente? Non genera forse altra rabbia e violenza?) a compiere un'azione illegale, bensì da inusuale e quantomai inconsueto "stimolo al suicidio" per un ragazzo gravemente depresso. Un ragazzo nel bel mezzo di una crisi che avrebbe dovuto essere aiutato. Un ragazzo che doveva essere salvato, non ucciso.

Intanto il sito dell'associazione Georgia Tech Pride Alliance è momentaneamente fermo, queste le parole che commemorano il lutto: "Come avrete saputo abbiamo perso il nostro presidente, Scott. Siamo profondamente tristi per quello che è accaduto. Per ben due anni è stato il pilastro portante della nostra organizzazione. [...] La sua leadership ci ha permesso di creare profondi cambiamenti all'interno dell'università e fuori. Ci ha sempre ricordato come una molteplicità di fattori giochino sull'esperienza personale di ognuno e che, di conseguenza, bisogna pensare in maniera critica di fronte all'identità sessuale. Amiamo Scott e continueremo a lottare per un cambiamento."

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mercoledì 23 agosto 2017

Vescovo anti gay Corneliu Barladeanu filmato mentre fa sesso con un seminarista (VIDEO INTEGRALE)


Si chiama Corneliu Barladeanu ed è vescovo della città di Huși, in Romania, nonché agguerrito militante anti gay.

Le cronache dell'ultimo periodo lo vedono invischiato in uno scandalo che colpisce l'intera curia ortodossa, in quanto è ormai diventato virale un video, evidentemente girato di nascosto, che lo ritrae in atti sessuali espliciti con un giovane studente seminarista secondo alcune fonti appena diciassettenne.

Nel filmato, nonostante i protagonisti si vedano sgranati (probabilmente per censurare le scene più spinte e per tutelare la privacy del minorenne), si scorgono comunque chiaramente baci e numerose scene di sesso orale.

Il vescovo cinquantunenne non ha commentato la vicenda e si è chiuso nel silenzio più totale. Malgrado le dimissioni attraverso le quali ha smesso di ricoprire una carica ufficiale, rimarrà comunque monaco (i vescovi ortodossi sono, infatti, anche monaci).

Guarda ora il video integrale (con censura): Vescovo anti-gay Corneliu Barladeanu filmato mentre fa sesso con un seminarista.

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mercoledì 26 luglio 2017

Vale Ntino gay? Ecco la risposta che ha spiazzato migliaia di omofobi


Hater è un sostantivo che deriva dall'inglese to hate, odiare. La definizione di hater nell'attuale mondo di internet si potrebbe riassumere in questa maniera: "colui che svolge sistematicamente l'attività di odiare e provare risentimento, perlopiù per motivi futili, verso un personaggio reale o fittizio".
E le celebrità trash come Vale Ntino, autoironiche e provocatrici, sono certamente tra quelle che contano più haters. In uno dei suoi ultimi video Youtube risponde alla domanda che, a suo dire, gli viene posta più di frequente sui social: "Sei frocio?".

La sua replica, che non poteva far mancare umorismo e un pizzico di sarcasmo, vi lascerà di stucco e letteralmente senza parole.

Guarda ora il video: Vale Ntino gay? Ecco la sua risposta super originale

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martedì 11 luglio 2017

#lovehappenshere: l'hashtag diventato virale durante il Gay Pride di Londra


Durante il Gay Pride di Londra 2017, il 9 Luglio, l’agente Jane ha ricevuto l’anello di fidanzamento da parte della sua fidanzata Dizzy.
#LoveHappensHere è l’hashtag utilizzato dalla British Transport Police per celebrare l'evento ed in pochi giorni è già diventato virale.

Non si tratta né della prima né (speriamo) dell'ultima proposta di matrimonio a sorpresa durante un Gay Pride in Inghilterra, nemmeno se si parla di forze dell'ordine: già l'anno scorso l'agente in servizio Phil Adlem, durante il Gay Pride di Londra aveva chiesto la mano al fidanzato presente alla stessa manifestazione, ricevendo in risposta un sì.

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venerdì 9 giugno 2017

Human Safari è la nuova icona gay di Youtube?


Per chi non lo ricordasse, Nicolò Balini, meglio conosciuto come Human Safari, nasce come agente di viaggi presso Adda Viaggi a Cassano d'Adda in provincia di Milano, agenzia di proprietà dei genitori. Nel 2011, attratto dalla possibilità di scoprire il mondo, inizia il primo itinerario attraverso luoghi e destinazioni esotiche come i Caraibi, l'India e l'Egitto.
Il 23 Ottobre 2012 carica su YouTube uno dei suoi primi video, intitolato ON/OFF, in cui riassume il percorso compiuto immortalandosi per pochi secondi in luoghi o momenti particolarmente significativi, riproponendo un format che diventerà virale anche in Italia.
In tempi da record il suo canale, dedicato totalmente all'esplorazione di nuovi territori e località, raggiunge una popolarità enorme e lungo il tragitto, non sempre in discesa, si aggiungono nuovi amori e amicizie come, ad esempio, il controverso rapporto con Marcello Ascani, in seguito diventato anch'egli Vlogger, Francesco Galati detto "Il Signor Franz" e Serena Bertozzi detta "Matcha Latte".


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Tuttavia Human Safari risulta particolarmente popolare nell'ambiente gay, infatti (oltre ad essersi dichiarato attraverso un video su Youtube) con il suo aspetto ed il suo look contrastanti risulta quasi un ibrido tra un Gesù ammiccante ed un avventuroso Indiana Jones e ha già stregato e fatto infatuare molti ragazzi e ragazze in giro per il mondo.
Ma non è finita: Human Safari è anche intraprendente, estroverso e discreto al tempo stesso, sagace, autoironico... ma saranno sufficienti queste qualità per conquistarsi il titolo di Icona gay di Youtube?

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venerdì 2 giugno 2017

Una vita per combattere la pedofilia: Intervista a Francesco Zanardi (VIDEO)


Guarda subito l'intervista esclusiva a Francesco Zanardi "Una vita per combattere la pedofilia":

Francesco Zanardi nasce a Torino il 19 luglio 1970. Dopo essersi trasferito a Savona nei primi mesi di vita assieme ai genitori, frequenta giovanissimo la parrocchia di Spotorno, dove cade nella rete del prete pedofilo Don Nello Giraudo. Dal 2008 continua a vivere a Savona con il proprio partner Manuel Incorvaia.
Nel 2009 fonda Rete L'Abuso , un'associazione senza scopo di lucro che si occupa di dare sostegno, anche legale, alle vittime di pedofilia e che, tra le varie funzioni, ha tracciato per la prima volta in Italia una mappa delle diocesi non sicure, ossia frequentate da preti già segnalati per pedofilia.

In foto, Francesco Zanardi con il proprio compagno Manuel Incorvaia

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sabato 13 maggio 2017

Un Tom Holland super sexy balla Umbrella travesito da donna nella lip sync battle (VIDEO)


Tom Holland, giovane interprete di Spider-Man: Homecoming, ha danzato sulle note di Umbrella di Rihanna travestito da donna, demolendo qualsiasi pregiudizio sui supereroi: l'attore ventenne ha infatti completamente incentrato l'attenzione su se stesso sul palco della Lip Sync Battle durante l'episodio speciale dello show per gli MTV Movie Awards con una performance memorabile e un abbigliamento sexy e provocatorio: guêpière di raso e latex e calze a rete.

Guarda il video: Tom Holland super sexy balla Umbrella travesito da Rihanna nella lip sync battle

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venerdì 5 maggio 2017

Essere gay in Cecenia: le testimonianze dei sopravvissuti (VIDEO)


Essere gay in Russia non è certo facile, ma per quanto riguarda la Cecenia è un discorso a parte: si parla infatti della nascita dei primi campi di concentramento di cui si abbia notizia dai tempi del nazismo e del fascismo (nonostante qualcuno ipotizzi, visto il regime fortemente autoritario, che alcuni campi di concentramento super segreti per dissidenti politici possano essere presenti anche in Corea del Nord).

In Cecenia, gli omosessuali vengono stipati in celle e privati del cibo, torturati con scosse elettriche, umiliati in tutti i modi possibili per poi venire uccisi brutalmente, se non dai militari, addirittura dalla propria famiglia: "Occupatevene voi o ci penseremo noi" è il ritornello angoscioso e incessante che risuona nella mente dei sopravvissuti, mentre venire trucidati dalla propria famiglia rimane l'incubo più assillante.

Nonostante "negazionismo" sia un termine storico, ben si addice al momento attuale: non manca infatti, anche tra i blog gay italiani, chi sia disposto a smentire tutto, o comunque elementi fondamentali della vicenda: è questo il caso del sito Il Grande Colibrì | Essere LGBT nel mondo, che nell'articolo "Gay perseguitati in Cecenia: i media siano più responsabili" riporta: "Questa idea (quella dell'esistenza dei campi di concentramento) è un’aggiunta, al momento priva di giustificazioni, nata presumibilmente per drammatizzare ancora di più una vicenda già molto tragica che purtroppo ha buone probabilità di essere vera: evidentemente per qualcuno una prigione segreta, decine di rapimenti e di torture, tre omicidi non sono “abbastanza drammatici”.

Evidentemente il "Pier" che firma l'articolo presente sul sito non conosce la definizione di "campo di concentramento" che riportiamo di seguito dall'enciclopedia Treccani: "Luoghi di internamento e di restrizione della libertà personale per soldati nemici catturati e civili considerati pericolosi per l'ordine interno".

Di conseguenza il "campo di concentramento" non dev'essere per forza racchiuso da filo spinato (come i lager tedeschi, d'altronde): anche una "prigione segreta", come scrivono loro, può costituire un campo di concentramento.
D'altro canto la forma del materiale con cui è edificata la cella (sbarre lisce piuttosto che reticolato) non fa differenza alcuna...

E ancora aggiungono: "Parlare di campi di concentramento aumenta i lettori, ma diminuisce la credibilità e la forza della denuncia in Cecenia e in Russia. E mina ogni tentativo di incidere su circostanze già troppo tragiche."

A quelli de Il Grande Colibrì, a cui evidentemente non bastano le testimonianze dei sopravvissuti, ci limitiamo a ricordare con le parole di Primo Levi che "[...] La gran massa dei tedeschi ignorò sempre i particolari più atroci di quanto avvenne nei Lager [...] Gli orrori dei Lager, descritti più volte dalle radio degli Alleati, non furono creduti da nessuno".

Per quanto anche alcuni youtuber influenti come Alessandro Masala (Breaking Italy) rimangano abbastanza scettici sulla vicenda definendola una unverified news, specifichiamo che anche i lager durante il nazismo non erano che una voce, un'indiscrezione, in poche parole proprio una "unverified news".

Guarda il video documentario: Essere gay in Cecenia, le testimonianze dei sopravvissuti

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venerdì 28 aprile 2017

Prete filmato di nascosto mentre fa sesso orale con un chierichetto: il video


Succede in Spagna, a Murcia: un parroco, Francisco Javier Ruizun, viene sorpreso lungo una strada di campagna poco trafficata con i pantaloni calati, in intimità con un giovane chierichetto, quantomeno in questo caso maggiorenne: per sua sfortuna in quel momento passava di lì un ciclista munito di telecamera.

Solo pochi secondi di video sono bastasti a riconoscere il parroco in questione: le autorità ecclesiastiche ne hanno subito disposto la rimozione dall'incarico, senza indicare motivazioni, né commentare l'accaduto.

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sabato 22 aprile 2017

Due ragazzi si masturbano in pubblico a Milano: ecco il video diventato virale


È recentemente diventato virale un video nel quale due ragazzi, presumibilmente sotto il tunnel della metro rossa, si masturbano davanti ai passanti. Quando si accorgono di essere filmati si allontano noncuranti, ma è troppo tardi: il video, postato su internet, diventa subito virale.

E voi cosa ne pensate? Per quanto queste cose vadano ovviamente fatte in privato e in luoghi più discreti, è giusto filmare per poi divulgare certi video su internet?

Guarda il video: Ragazzi gay si masturbano in pubblico a Milano

Ultimo aggiornamento: si è reso necessario censurare il filmato (che comunque non conteneva nudità esplicite) in seguito a una segnalazione

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venerdì 7 aprile 2017

L'esorcismo di Don Cataldo: "Satana, esci da questo gay!"


Don Cataldo, presunto prete esorcista, cerca di praticare un esorcismo telefonico a un ragazzo che si confessa gay : quello che non sa è che si tratta di un complice della trasmissione radiofonica "La Zanzara". Tuttavia il sacerdote è sicuro: si tratta di Satana, o più specificamente di "Asmodeo" il "demone del sesso".

Cliccando sul video sottostante potrete ascoltare la telefonata, avvenuta pochi giorni fa'

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Il bacio appassionato tra Alessandro Cattelan e Luca Argentero


A "E poi c'è Cattelan", il late show condotto da Alessandro Cattelan va in onda un appassionato bacio gay che qui vi proponiamo in versione integrale... Godetevi il video!

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mercoledì 15 marzo 2017

Quelli di... Grindr


Cosa succede quando si utilizza Grindr prima di un colloquio di lavoro?
Andrea Semenzato in arte Ginger President e i suoi "Ibridi Atipici" hanno avuto una giornata Mondo Delle Idee e questo è il risultato: godetevi il video!

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domenica 12 marzo 2017

Konstantin Dmitriev, Paolo Laganà e Diego Martins: In breve, le storie di tre concorrenti apertamente gay in un Talent Show musicale


Ancora oggi, a volte, dichiararsi in televisione non è facile, soprattutto se si vive in un paese notoriamente omofobo.
Quali sono i concorrenti gay hanno lasciato maggiormente il segno durante un Talent Show?
Abbiamo deciso di realizzare questa piccola classifica inserendo quelli che secondo noi sono stati tra i concorrenti gay più discussi e controversi delle stagioni di X Factor e The Voice degli ultimi anni: Diego Martins, Paolo Laganà e Konstantin Dmitriev, in ucraino Константин Дмитриев, ma meglio conosciuto come Costantine. Siete d'accordo con noi o avevate in mente altro?

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giovedì 9 marzo 2017

Regina Drag 2017... ma gli avvocati cristiani la mettono nei guai


È accaduto a Gran Canaria (Spagna), dove in occasione del Carnevale si celebra un galà, il Gala Drag Queen, in cui in modo divertente e trasgressivo si offrono varie performance con travestimenti, video e canzoni. La regina Drag Queen 2017 é Drag Sethlas, che ci ha regalato uno spettacolo altamente irriverente e tracotante ispirato a Lady Gaga e Madonna.

Tuttavia Drag Sethlas (nella vita reale Borja Casillas) rischia grosso, infatti la Asociación de Abogados Cristianos (Associazione degli Avvocati Cristiani) ha deciso di denunciarla per "Delito de odio", a causa dell'offesa religiosa.
Cattolici e prelati invocano a gran voce maggiore rispetto. Paradossale, visto che la richiesta arriva direttamente da persone e istituzioni che non hanno mai avuto rispetto per il mondo omosessuale e che considerano gay e transessuali "deviati" o "contronatura".
E, come risaputo, il rispetto prevede anche la reciprocità.

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martedì 28 febbraio 2017

La classifica degli attori più sexy del cinema Lgbt


Chi sono gli attori più sexy del cinema Lgbt?
Abbiamo deciso di realizzare questa piccola classifica inserendo quelli che secondo noi sono stati i 5 attori più sexy, provocanti e sensuali del grande/piccolo cinema degli ultimi anni. Siete d'accordo con noi o avevate in mente altro?

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martedì 21 febbraio 2017

La classifica dei 10 baci gay più belli di sempre


Quali sono i 10 baci gay più belli?
Abbiamo deciso di realizzare questa piccola classifica inserendo quelli che secondo noi sono stati i 10 baci migliori del grande/piccolo cinema degli ultimi anni. Siete d'accordo con noi o avevate in mente altro?

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