Zelim Bakaev è un noto cantante russo originario di Grozny, Cecenia. Secondo quanto riportato dalla famiglia e dai Media, nonostante vivesse a Mosca, il 6 Agosto 2017 è tornato alla città natale per assistere al matrimonio della sorella. Appena arrivato, a detta di alcuni testimoni oculari, sarebbe stato tratto in arresto dalle autorità cecene in quanto sospettato di essere omosessuale. L'avvenimento si inserisce in una campagna anti-LGBT apertamente dichiarata dal presidente ceceno e in un clima di persecuzioni mosse dall'intenzione, nemmeno troppo velata, di porre fine all'omosessualità tramite torture e omicidi. Quando, dopo 15 giorni di silenzio, il 22 Agosto la madre si reca finalmente alla polizia per denunciarne la sparizione, le viene risposto che, secondo le informazioni in loro possesso, quest'ultimo aveva fatto ritorno a Mosca la settimana prima. Non viene di conseguenza aperta alcuna indagine nemmeno dopo che, quasi un mese più tardi (il 16 Settembre) la madre si rivolge pubblicamente al presidente - dittatore Ramzan Kadyrov per avere notizie del figlio.
Il 24 Settembre su Youtube compare un video misterioso nel quale il cantante (o un presunto sosia) sostiene di stare bene e di essersi trasferito in Germania. Tuttavia sono da prendere in considerazione alcune discordanze per cui il filmato risulterebbe inattendibile.
Tra le più palesi:
✘ L'arredamento della casa dove si trova il cantante è totalmente di manifattura russa
✘ Sul tavolino è presente un energy drink sconosciuto al mercato tedesco ma ben rinomato in Russia
✘ L'atteggiamento del cantante (o sosia) è visibilmente artificioso, soprattutto le risate appaiono innaturali
✘ Per caricare il video è stato creato un nuovo canale Youtube
✘ In particolare, perché Bakaev dal giorno del rapimento non ha mai telefonato almeno alla madre o a qualcuno dei parenti più stretti?
Per farsi un'idea di queste ed altre contraddizioni, è sufficiente dare un'occhiata al video.
Bakaev, durante il filmato, ricorda innumerevoli volte allo spettatore (in questo caso si rivolge all'amico Islam) di trovarsi in Germania.
"Non c'è niente a Grozny o Mosca, solo un sacco di stronzi" aggiunge "qui in Germania le cose sono differenti, tutti ti sorridono."
Se proprio vogliamo andare a mettere il dito nella piaga, anche il copione appare, forse, un po' scontato.
Shawn Gaylor di Human Rights First afferma che secondo alcune fonti Bakaev potrebbe essere stato torturato a morte dalla polizia cecena.
/// A sinistra il dittatore Ramzan Kadyrov, a destra Zelim Bakaev
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