Appena entrato in casa dei due aguzzini, allettato dalla droga e dalla promessa di centoventi euro in cambio di un rapporto sessuale, a Varani viene servito un drink "corretto" con droghe e/o medicinali sedativi, dopodiché lo mandano a farsi a una doccia.
Quando esce, secondo il racconto di Foffo, gli urlano la frase: "Abbiamo deciso che devi morire!" e lo tramortiscono con una martellata alla testa. Dopodiché gli recidono le corde vocali per impedirgli di chiedere aiuto.
"Da quel momento Luca ha sofferto molto." ribadisce Foffo agli inquirenti.
Viene seviziato per oltre due ore con un coltello, con il quale vengono inferte decine di ferite, prima che del colpo finale.
Entrambi dormono di fianco al cadavere.
Più tardi Prato, come già risaputo, si reca in un albergo in Piazza Bologna dove tenta il suicidio. Si pensava in preda al rimorso, ma tale tesi risulta ora perlomeno vacillante in quanto in quella che doveva essere la sua ultima lettera, il suo "testamento", non vi è nessun riferimento all'omicidio efferato appena compiuto. La lettera racconta solamente del desiderio di operarsi per diventare donna e dei presunti scontri con i genitori contrari ad un'eventuale scelta di questo tipo.
In foto, Marco Prato |
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