Nonostante gli avvenimenti del 2014, quando Chris Cox si era scusato personalmente per la sospensione del profilo di Sister Roma ed altre drag queen americane (in quanto il social media prevederebbe la cancellazione dei profili di chi usa un nome diverso da quello di battesimo), ANCORA OGGI drag queen ed artisti in genere che utilizzano nomi d'arte hanno vita dura sul network più popolare del mondo.
Le notizie che ci arrivano fanno presumere un attacco massivo da parte della famosa piattaforma virtuale alle Drag Queen italiane. Tra i profili che ci sono stati segnalati oggi e che sono stati momentaneamente sospesi o addirittura cancellati permanentemente da Facebook vi sono: Ladymoney Madametransalpina, Marymorkia Drag, Lady Bagheisha, Lady Angelona Regina Rotoloni Miss-Puttin, Melissa Pierce, Miss Bamba Drag, Ramna Drag, Iphona queen, Pink Mama, La Bizzarra Lilly More e addirittura Escabrosa drag queen, vincitrice del concorso Regina d'Inverno 2014: purtroppo la lista pare non essere terminata.
Speriamo che Facebook la smetta una volta per tutte al più presto con questi blocchi totalmente arbitrari, poiché una politica che parrebbe nata (almeno ufficialmente) per eliminare la violenza ed il bullismo virtuale coperti dall'anonimato, si potrebbe trasformare in un incubo proprio per quelle persone che ricercano l'anonimato per sfuggire a persecuzioni, discriminazione o violenza
Le notizie che ci arrivano fanno presumere un attacco massivo da parte della famosa piattaforma virtuale alle Drag Queen italiane. Tra i profili che ci sono stati segnalati oggi e che sono stati momentaneamente sospesi o addirittura cancellati permanentemente da Facebook vi sono: Ladymoney Madametransalpina, Marymorkia Drag, Lady Bagheisha, Lady Angelona Regina Rotoloni Miss-Puttin, Melissa Pierce, Miss Bamba Drag, Ramna Drag, Iphona queen, Pink Mama, La Bizzarra Lilly More e addirittura Escabrosa drag queen, vincitrice del concorso Regina d'Inverno 2014: purtroppo la lista pare non essere terminata.
Speriamo che Facebook la smetta una volta per tutte al più presto con questi blocchi totalmente arbitrari, poiché una politica che parrebbe nata (almeno ufficialmente) per eliminare la violenza ed il bullismo virtuale coperti dall'anonimato, si potrebbe trasformare in un incubo proprio per quelle persone che ricercano l'anonimato per sfuggire a persecuzioni, discriminazione o violenza
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