Locali
e discoteche a cui si accede solo ed esclusivamente per ballare,
sballarsi o intrattenere rapporti sessuali col primo che capita ne
conosciamo a centinaia. Il sesso è bello, ma alla lunga stanca.
Delle
chat, siamo arcistufi.
Di
associazioni gay volte alla socializzazione di adulti e ragazzi per
fortuna ne esistono un'infinità: ritrovi per discutere, scambiarsi
idee, incontrare nuove persone.
Ma
siamo sicuri che la parola sia il mezzo di comunicazione più
efficace?
A
che giovano degli incontri in cui spesso la cultura viene spesso
trattata in modo superficiale, le conoscenze rimangono approssimative
e tra i discorsi, come spesso succede nel mondo omosessuale (e non
solo) si insinuano la chiacchiera, il pettegolezzo e la calunnia?
Eppure
esistono altre forme di socializzazione, le più scontante, a cui
nessuno in Italia ha mai pensato se non in modo sporadico: IL LAVORO
E LO SPORT.
Per
dare un'idea, su Facebook è presente una pagina chiamata orto gay young, la cui presentazione in Italia purtroppo suona
talmente utopistica da poter risultare quasi comica (ma non ad un
esame più scrupoloso):
“Quante volte noi ragazzi gay ci ritroviamo confinati in piccoli paesini senza possibilità di incontrare ragazzi della nostra età e con i nostri stessi interessi? O quante volte, pur abitando in grandi città, piene di opportunità di conoscere e fornite di numerosi locali gay, ci ritroviamo immersi nello smog e nella puzza e costretti a subire il carovita nonché a cibarci di quei prodotti tanto costosi quanto deleteri che offrono i supermercati? Forse un domani potrà nascere "Orto GAY young" la comunità agricola formata da giovani ragazzi gay al di sotto dei trent'anni! Se ti piace questa pagina e vuoi dare un contributo ma hai più di trent'anni, oltre a cliccare mi piace, hai la possibilità di fondare " Orto GAY major" la comunità agricola per ragazzi gay che hanno già superato i trenta. Questa pagina è ASSOLUTAMENTE aperta a tutti i simpatizzanti, ma se vuoi e puoi contribuire concretamente ed in qualsiasi modo non esitare a scrivere a ortogaygiovani@libero.it”
Un
altro efficace mezzo di associazione potrebbe essere lo sport. Se,
per ricalcare uno stereotipo, “il calcio ai gay non piace”
esistono anche il rugby, il tennis, la pallavolo e mille altri.
Un
ritrovo sportivo volto solo all'incontro e alla congregazione, senza
una competizione formale, sarebbe forse la soluzione che porrebbe
fine ad uno dei problemi del mondo gay: troppe parole, poca attività.
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