L'intervista è inizialmente apparsa nel famoso programma americano "Real Sports with Bryant Gumbel" sul canale HBO ed è stata in seguito ritrasmessa dalla CNN, nonché da numerose testate giornalistiche.
Alla domanda se fosse allarmato, almeno per una una questione di ordine pubblico, a causa dei numerosi rapimenti e omicidi avvenuti nei confronti della comunità omosessuale del suo paese, il dittatore risponde senza mezzi termini: "Sono storie inventate. Non esistono gay in Cecenia e, se anche ce ne fossero, avremmo il dovere di purificare la razza da queste anomalie. Sono dei diavoli, gente che ha venduto la propria anima, dei subumani. Dovranno risponderne ad Allah."
Tuttavia la follia del sedicente dittatore non si ferma all'odio indiscriminato verso gli omosessuali.
Durante la stessa intervista pronuncia infatti un discorso intimidatorio rivolto al mondo intero ed in particolare agli Stati Uniti, nel quale avverte: "Abbiamo un buon esercito ed un governo forte, nonché un vasto arsenale nucleare. Anche se venissimo sconfitti, i nostri missili nucleari verrebbero automaticamente dislocati seminando morte e distruzione. Tutte le nazioni del pianeta si dovranno inginocchiare ai nostri piedi."
Intanto il giornale russo Novaja Gazeta aveva pubblicato la scorsa settimana nomi e cognomi di 27 persone omosessuali uccise in Cecenia nell'ultimo periodo specificando che: "In realtà il numero è infinitamente maggiore, tuttavia raccogliere prove e testimoni è un lavoro difficile e complesso poiché la gente disposta a collaborare è poca e ha paura."
Le vittime, per di più ragazzi sui vent'anni, secondo varie testimonianze sarebbero state rapite, ammassate in campi di concentramento provvisori e in seguito fucilate e seppellite frettolosamente in fosse comuni.
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