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venerdì 28 luglio 2017

TQILA, l'armata Lgbt che combatte contro l'Isis in Siria: "Siamo gay e uccidiamo i terroristi."


"Siamo froci e uccidiamo i fascisti" si legge sullo striscione

Si chiamano TQILA, acronimo per "The Queer Insurrection and Liberation Army" e combattono assieme agli anarchici del IRPGF (#International #Revolutionary People's #Guerrilla Forces) per la liberazione della Siria dall'Isis.

L'armata gay è stata, nell'ultimo periodo, la forza di terra più valorosa ed efficace contro il califfato e adesso sta combattendo per il controllo di Raqqa, una delle ultime roccaforti, nonché capitale.

"Siamo fieramente gay e mediorientali ed una delle azioni più radicali che potessimo fare era segnalare la nostra presenza, nonostante coloro che sostengono che non esistiamo." annunciano durante una dichiarazione, un appello alle altre popolazioni. "Invece esistiamo eccome e siamo in prima linea a combattere contro la tirannia e l'oppressione."

Si tratta della prima unità militare espressamente Lgbt che si conosca: per ironia della sorte, è nata proprio nel cuore del Medio Oriente islamico ed è formata per la maggior parte da gente del luogo, ma ha accolto anche numerosi volontari da altri paesi, stanchi e pieni di rabbia a furia di vedere gente gay torturata e buttata giù dai tetti da parte dei terroristi.

L'armata attualmente include e rappresenta orgogliosamente tutti i soggetti della comunità LGBT: sono presenti lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer e intersessuali.

L'armata gay si trova attualmente in prima linea nella liberazione di Raqqa

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mercoledì 26 luglio 2017

Vale Ntino gay? Ecco la risposta che ha spiazzato migliaia di omofobi


Hater è un sostantivo che deriva dall'inglese to hate, odiare. La definizione di hater nell'attuale mondo di internet si potrebbe riassumere in questa maniera: "colui che svolge sistematicamente l'attività di odiare e provare risentimento, perlopiù per motivi futili, verso un personaggio reale o fittizio".
E le celebrità trash come Vale Ntino, autoironiche e provocatrici, sono certamente tra quelle che contano più haters. In uno dei suoi ultimi video Youtube risponde alla domanda che, a suo dire, gli viene posta più di frequente sui social: "Sei frocio?".

La sua replica, che non poteva far mancare umorismo e un pizzico di sarcasmo, vi lascerà di stucco e letteralmente senza parole.

Guarda ora il video: Vale Ntino gay? Ecco la sua risposta super originale

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sabato 22 luglio 2017

Reverendo Steve Chalke, il sacerdote battista a favore dell'omosessualità


Si chiama Stephen John "Steve" Chalke ed è un sacerdote anglosassone di fede battista fondatore dell'organizzazione benefica Oasis Charitable Trust che promuove, tra le varie cose, l'inclusione del mondo Lgbt alla chiesa.
Le sue tesi, forse non completamente nuove ma certamente "inusuali" per un reverendo, hanno creato non poco scalpore nel mondo cristiano in quanto si propongono di interpretare la visione dell'omosessualità nella Bibbia sotto una nuova luce.
"Per farlo dobbiamo prima di tutto contestualizzare il periodo in cui è stato scritto il Nuovo Testamento, il quale in alcuni passi parrebbe contenere effettivamente condanne esplicite nei confronti dell'omosessualità." rivela Chalke in un'intervista.

In particolare, nelle Lettere di Paolo si dice " [...] le loro femmine hanno cambiato i rapporti naturali in quelli contro natura. Alla stessa maniera anche i maschi, abbandonando i rapporti naturali con le femmine, si sono consumati di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti impuri maschi con maschi."

O ancora: "Non sapete che gli iniqui non andranno nel regno dei cieli? Immorali, idolàtri, adùlteri, effeminati, sodomiti, ladri, avari, ubriaconi, ingordi e calunniatori non metteranno mai piede nel regno di Dio." (Corinzi 6,9.10)

"All'epoca" rivela il sacerdote "gli abusi dei potenti verso servi, schiavi e cittadini non romani erano all'ordine del giorno. L'omosessualità veniva condannata in quanto associata all'abuso sessuale e non in quanto tale, infatti in quel periodo per un cittadino romano il sesso al di fuori del matrimonio era perfettamente morale e accettabile con l'unico presupposto che codesti rapporti dovessero essere attivi e non passivi. A riprova di ciò, in nessun passo delle Bibbia si condanna una relazione sentimentale tra due uomini o due donne."

Di conseguenza la Bibbia punterebbe il dito non contro l'amore omosessuale, ma contro lo sfruttamento sessuale in generale, attraverso un linguaggio e un'espressione propri di quel tempo.

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martedì 18 luglio 2017

Il leader ceceno Kadyrov alla CNN: "I gay sono dei subumani e meritano la morte."


L'intervista è inizialmente apparsa nel famoso programma americano "Real Sports with Bryant Gumbel" sul canale HBO ed è stata in seguito ritrasmessa dalla CNN, nonché da numerose testate giornalistiche.

Alla domanda se fosse allarmato, almeno per una una questione di ordine pubblico, a causa dei numerosi rapimenti e omicidi avvenuti nei confronti della comunità omosessuale del suo paese, il dittatore risponde senza mezzi termini: "Sono storie inventate. Non esistono gay in Cecenia e, se anche ce ne fossero, avremmo il dovere di purificare la razza da queste anomalie. Sono dei diavoli, gente che ha venduto la propria anima, dei subumani. Dovranno risponderne ad Allah."

Tuttavia la follia del sedicente dittatore non si ferma all'odio indiscriminato verso gli omosessuali.
Durante la stessa intervista pronuncia infatti un discorso intimidatorio rivolto al mondo intero ed in particolare agli Stati Uniti, nel quale avverte: "Abbiamo un buon esercito ed un governo forte, nonché un vasto arsenale nucleare. Anche se venissimo sconfitti, i nostri missili nucleari verrebbero automaticamente dislocati seminando morte e distruzione. Tutte le nazioni del pianeta si dovranno inginocchiare ai nostri piedi."

Intanto il giornale russo Novaja Gazeta aveva pubblicato la scorsa settimana nomi e cognomi di 27 persone omosessuali uccise in Cecenia nell'ultimo periodo specificando che: "In realtà il numero è infinitamente maggiore, tuttavia raccogliere prove e testimoni è un lavoro difficile e complesso poiché la gente disposta a collaborare è poca e ha paura."

Le vittime, per di più ragazzi sui vent'anni, secondo varie testimonianze sarebbero state rapite, ammassate in campi di concentramento provvisori e in seguito fucilate e seppellite frettolosamente in fosse comuni.

Ramzan Kadyrov

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giovedì 13 luglio 2017

Teen Vogue pubblica una guida al sesso anale per adolescenti gay ed eterosessuali


Teen Vogue è una rivista associata al più celebre Vogue, ma con contenuti per un pubblico molto più giovane.

L'articolo, scritto da Gigi Engle, è rivolto a teenagers di entrambi i sessi, nonché ad adolescenti gay.

"L'ano è pieno di terminazioni nervose e per qualcuno la stimolazione risulta estremamente piacevole" così inizia il servizio che ha destato non poco scandalo nell'ultimo periodo.
Inoltre: "Il sesso anale, per quanto spesso stigmatizzato, è perfettamente naturale" infatti esiste dagli albori della civilizzazione ed è stato ampiamente documentato dagli antichi Greci. Quindi si ribadisce: "Non è né strano né volgare."

Oltre a ciò, nella parte dedicata agli adolescenti omosessuali, viene spiegato: "Per coloro che hanno la prostata essere la parte ricevente nel sesso anale può costituire una grande esperienza [...] ebbene sì, puoi anche avere un orgasmo solo attraverso la stimolazione della prostata!"

L'articolo chiarisce inoltre quanto sia fondamentale che entrambi siano totalmente consenzienti: bisognerebbe discuterne a fondo prima di lanciarsi in questa esperienza, dopodiché è importante iniziare gradualmente, in principio con dita o piccoli oggetti, per dilatare l'ano e non recare dolore al partner. Il preservativo e il lubrificante sono un "must".

Infine viene spiegato come effettivamente si possa entrare a contatto con materia fecale durante il rapporto aggiungendo: "Non è un problema enorme, tutti defechiamo" (It’s NOT a big deal. Everyone poops. Everyone has a butt).

Per leggere l'articolo originale in inglese clicca Qui

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Jahed Choudhury e Sean Rogan: i primi sposi gay di fede musulmana


Si sono sposati a Walsall, una piccola cittadina inglese, poco più di centocinquantamila abitanti ma a soli 10 km da Birmingham.

Jahed Choudhury, 24 anni, aveva tentato il suicidio a causa della forte omofobia subita a scuola, in moschea e soprattutto in famiglia. Poi ha incontrato Sean e sono andati a vivere assieme per due anni. Infine hanno deciso di sposarsi.

Una storia semplice, sofferta. "Vogliamo mostrare a tutto il mondo che si può essere gay e musulmani" ha dichiarato la coppia durante il matrimonio, vestita di abiti fortemente tradizionali.

"La mia famiglia viene dal Bangladesh ed ha una mentalità estremamente chiusa riguardo all'omosessualità" aggiunge Jahed "sono sempre stato considerato la pecora nera. Ho incontrato Sean per la prima volta mentre stavo piangendo seduto su una panchina. Volevo farla finita, tentare il suicidio per la seconda volta. Ora, grazie a lui, ho trovato la forza di guardare avanti.
A scuola i compagni mi chiamavano maiale, mi tiravano addosso secchi di immondizia. Ero disperato. Ho cambiato compagnie, ho avuto una ragazza, ho preso medicine per "curarmi" dall'omosessualità, sono andato persino in pellegrinaggio in Arabia Saudita e Bangladesh.
Poi un giorno un gruppo di musulmani che conoscevo mi ha aggredito e ha scritto "frocio" sulla facciata della moschea che frequentavo da 15 anni. Non mi è stato più permesso di entrare e le aggressioni sono aumentate. A quel punto ho tentato il suicidio."

Ora Jahed è affetto da un disturbo da stress post traumatico e fa ancora molta fatica a relazionarsi con gli altri, nonostante assieme a Sean si senta più tranquillo.

Il matrimonio tra i due potrebbe essere rivoluzionario e segnare un importante passo avanti sia per la comunità musulmana che per quella Lgbt.

Ciononostante, anche in questo caso non mancano i commenti negativi di musulmani estremisti: "Questi due non sono musulmani" commenta su Facebook Rizwad Asad Khan, oppure ancora: "Zindeeq (apostati, infedeli), definirli musulmani è come magiare carne tutti i giorni e definirsi vegetariani" sostiene Mustafa Falleh, che tra l'altro ricopre il ruolo di coordinatore presso un'associazione di sostegno per rifugiati chiamata Refugees got talent.

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martedì 11 luglio 2017

#lovehappenshere: l'hashtag diventato virale durante il Gay Pride di Londra


Durante il Gay Pride di Londra 2017, il 9 Luglio, l’agente Jane ha ricevuto l’anello di fidanzamento da parte della sua fidanzata Dizzy.
#LoveHappensHere è l’hashtag utilizzato dalla British Transport Police per celebrare l'evento ed in pochi giorni è già diventato virale.

Non si tratta né della prima né (speriamo) dell'ultima proposta di matrimonio a sorpresa durante un Gay Pride in Inghilterra, nemmeno se si parla di forze dell'ordine: già l'anno scorso l'agente in servizio Phil Adlem, durante il Gay Pride di Londra aveva chiesto la mano al fidanzato presente alla stessa manifestazione, ricevendo in risposta un sì.

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domenica 9 luglio 2017

Luigi Berlusconi potrebbe essere gay? Ecco la foto del bacio compromettente


La foto è stata pubblicata per la prima volta dal settimanale Oggi e ritrae inequivocabilmente Luigi Berlusconi, il figlio di Silvio Berlusconi e Veronica Lario mentre bacia in bocca un amico sul pontile di Villa Certosa in Sardegna, celebre simbolo del lusso familiare.

Uno scherzo? Un semplice gesto d'affetto? Oppure un'omosessualità repressa e vissuta di nascosto, catturata di contrabbando da un intraprendente paparazzo?

Certo è che non sarebbe uno scandalo né dovrebbe destare stupore se anche il figlio di uno degli uomini più potenti del mondo fosse gay o bisessuale.

Inoltre per quell'ex presidente fascista e omofobo che sosteneva: "Meglio appassionato di belle ragazze che gay" sarebbe una bella lezione di vita.

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venerdì 7 luglio 2017

Modello assassinato in Irak perché "troppo effeminato"


L'Iraq non è uno dei 72 paesi in cui l'omosessualità è illegale tuttavia, senza ombra di dubbio, a causa dell'estremismo religioso dilagante l'omofobia risulta una minaccia reale e concreta.

Secondo Amir Ashou, fondatore di IraQueer, tra il 2004 e il 2009 circa 700 persone sono state assassinate in Irak a causa dell'orientamento sessuale (non sono ancora stati raccolti dati più recenti) e in alcune parti del paese (non necessariamente controllate dallo stato islamico!) può rivelarsi estremamente pericoloso anche solo portare i capelli lunghi.

È questo il caso di Karar Nushi, attore e modello conosciuto come il "Brad Pitt" iracheno: è stato assassinato infatti questa settimana a Baghdad a causa dei suoi capelli lunghi e fluenti che gli conferivano, secondo gli islamisti radicali ai quali è stato attribuito l'omicidio, un aspetto troppo delicato e femminile. Secondo le informazioni ricevute, il corpo è stato trovato in pieno centro, in via Palestina a pochi chilometri dal fiume Tigri che attraversa la città e non distante da un centro commerciale chiamato Al Nakheel Mall annesso ad un parco divertimenti.

Karar è stato ucciso con un coltello, tuttavia i riscontri della polizia confermano segni di tortura su tutto il corpo.

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