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domenica 30 aprile 2017

La solitudine dei numeri gay


L'avvocato Daniele Stoppello, attivista Arcigay nonché da annoverare tra i fondatori di Gay help line, è stato trovato morto nel cortile della sua abitazione all'Eur, in via Cesare Pavese, in circostanze misteriose: non sono ancora chiare, infatti, le cause della morte ed è già stata disposta un'autopsia assieme ad un esame tossicologico.

La parte più inquietante della vicenda sta nel fatto che il corpo era già fortemente decomposto e la morte risalirebbe a ben lunedì scorso: per lungo tempo l'uomo è rimasto accasciato senza vita nel cortile di casa sua senza che nessuno si accorgesse minimamente del decesso.

Intanto sulla pagina Facebook del Gay Center è comparso (forse un po' in ritardo) il seguente messaggio di condoglianze: "Siamo profondamente scossi e addolorati dalla notizia della prematura scomparsa dell'avvocato Daniele Stoppello. Un amico e un professionista in prima linea nella difesa dei diritti delle persone Lgbt, tra i fondatori di Gay Help Line ed attivista di Arcigay. Ci mancherà. Stiamo pensando di organizzare un momento di ricordo che riunisca la comunità e chi gli ha voluto bene".

In una nota appassionata Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center aggiuge: “Noi perdiamo un amico carissimo, un professionista brillante e appassionato, un compagno di battaglie lucido e fantasioso. I casi legali seguiti da Stoppello hanno fatto giurisprudenza, come il caso Chinazzo, quando per la prima volta in Italia il compagno di uomo assassinato fu riconosciuto parte civile nel processo contro l’assassino, il processo Svastichella contro l’uomo condannato a 7 anni per aver accoltellato un ragazzo all’Eur e nel quale per la prima volta un’associazione, Arcigay Roma, fu riconosciuta parte civile, così come per la prima volta la sentenza chiarì il movente omofobo pur in assenza di una legge contro l’omofobia. Sentenza che è stata punto di riferimento anche per molti altri tribunali. E ancora numerosi altri casi sempre a sostegno di vittime di omofobia e contro abusi, come quando riuscì a evitare il rientro in Iran a Vahid, salvando in questo modo la vita al giovane. Daniele Stoppello fa parte della storia del nostro movimento, per questo abbiamo deciso che gli intitoleremo il Gay Center. I funerali si terranno mercoledì 2 maggio in luogo e orario da confermare e di cui daremo comunicazione. Invitiamo tutta la comunità Gay per un momento di raccoglimento e per rendere a Daniele Stoppello un sentito, commosso e doveroso omaggio”.

I funerali si svolgeranno mercoledì 2 maggio in luogo e orario da concordare, nel frattempo non ci rimane che fare la nostra parte per rendere omaggio (con i fatti e con i gesti, più che con le parole) a colui che è stato un grande attivista per nostra comunità.

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venerdì 28 aprile 2017

Prete filmato di nascosto mentre fa sesso orale con un chierichetto: il video


Succede in Spagna, a Murcia: un parroco, Francisco Javier Ruizun, viene sorpreso lungo una strada di campagna poco trafficata con i pantaloni calati, in intimità con un giovane chierichetto, quantomeno in questo caso maggiorenne: per sua sfortuna in quel momento passava di lì un ciclista munito di telecamera.

Solo pochi secondi di video sono bastasti a riconoscere il parroco in questione: le autorità ecclesiastiche ne hanno subito disposto la rimozione dall'incarico, senza indicare motivazioni, né commentare l'accaduto.

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giovedì 27 aprile 2017

Pandemia di Epatite A in Europa: come prevenire e come curarsi


Già noto l'incremento di Epatite A in Europa, L'Istituto superiore di sanità annuncia che il virus si sta propagando suprattutto tra "maschi omosessuali" segnalando tra le possibili cause anche l'EuroPride tenutosi ad Amsterdam lo scorso agosto, sostenendo che «potrebbe aver giocato un ruolo nell’amplificazione di micro-epidemie esistenti nella comunità omosessuale di alcuni Paesi europei (Regno Unito, Olanda e Germania) e la conseguente diffusione dei ceppi negli altri Paesi, inclusa l’Italia»

Il virus si presenta soprattutto nelle feci, ma è presente in quantità minime anche nel sangue e nella saliva: quindi è quasi impossibile la totale prevenzione se si ha un partner: anche un bacio profondo potrebbe trasmettere la malattia. Tuttavia, alcuni utili accorgimenti consistono nell'evitare alimenti crudi che potrebbero risultare contaminati, quali pesce o molluschi, cuocere di conseguenza al meglio i cibi ed evitare o ridurre il numero di partner occasionali.
Inoltre, estremamente importante sarebbe la vaccinazione: è gratis, fortunatamente, e si ricava una protezione di almeno un decennio: basta chiedere al proprio medico di famiglia.

Ad ogni modo l'Epatite A è una malattia che solitamente non si presenta in forma acuta né cronica: si risolve spontaneamente in un paio di settimane o mesi. Per prendersi cura di sé durante il decorso è fondamentale il riposo a letto, bisogna quindi evitare gli sforzi e il lavoro, almeno fino alla totale scomparsa dell'ittero.

Inoltre, bisognerebbe curare al massimo l'alimentazione: evitare cibi grassi quali fritti, latticini interi, olio o burro, limitare gli zuccheri e le farine raffinate (preferire la pasta o il pane integrale), noci o arachidi e, in generale, tutto ciò che potrebbe ulteriormente affaticare il fegato. Ciò che invece è consigliabile consumare, sono cibi salutari e "grezzi" come appunto pane e pasta integrale, magari al pomodoro (senza olio), frutta e verdura (in particolare alimenti "verdi" come broccoli, cavoli o bietole al vapore), marmellata (senza zucchero, dolcificata con fruttosio, stevia, agave, succo d'uva concentrato o altri dolcificanti naturali), pesce magro e petto di pollo o tacchino (possibilmente cotto in padella col limone).
Sono inoltre rinomati i poteri disintossicanti di aglio e cipolla crudi e soprattutto del succo d'aloe vera che si può acquistare in farmacia (stando bene attenti che non contenga zucchero o dolcificanti artificiali come acesulfame o sucralosio).

Generalmente dopo il decorso dell'ittero torna l'appetito, ma subentra un periodo di stanchezza e spossatezza che si protrae indefinitamente: meglio continuare a seguire il riposo e la dieta quanto possibile.

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sabato 22 aprile 2017

Due ragazzi si masturbano in pubblico a Milano: ecco il video diventato virale


È recentemente diventato virale un video nel quale due ragazzi, presumibilmente sotto il tunnel della metro rossa, si masturbano davanti ai passanti. Quando si accorgono di essere filmati si allontano noncuranti, ma è troppo tardi: il video, postato su internet, diventa subito virale.

E voi cosa ne pensate? Per quanto queste cose vadano ovviamente fatte in privato e in luoghi più discreti, è giusto filmare per poi divulgare certi video su internet?

Guarda il video: Ragazzi gay si masturbano in pubblico a Milano

Ultimo aggiornamento: si è reso necessario censurare il filmato (che comunque non conteneva nudità esplicite) in seguito a una segnalazione

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giovedì 20 aprile 2017

Film - Cowboys & Angels, breve introduzione


Cowboys & Angels (2003)- Voto 7,5

"Ho finalmente trovato la mia voce. Insegnami ad usarla." Cit. Cowboys & Angels

Shane (Michael Legge) è un ventenne introverso e solitario che si sta trasferendo a Limerick per terminare il servizio civile.
La sua vita cambierà radicalmente non appena incontrerà Vincent (Allen Leech), un ragazzo gay estroverso e totalmente disinvolto che lo aiuterà ad aprirsi al mondo, e Keith (David Murray) uno spacciatore segretamente omosessuale che lo coinvolgerà in loschi traffici.
Cowboys & Angels (in italiano Amici Per La Vita) è un film dalle mille sfumature: spontaneo senza tuttavia cadere nella banalità, riesce ad espletare perfettamente il rapporto tra formazione ed esperienze di vita: qui le avventure del giovane Shane prendono sempre una piega di innocenza e leggerezza nel quale, lontano da etica e moralismi, il fine giustifica i mezzi e il percorso del protagonista assume importanza primaria: anche lo spaccio di droga saltuario è "giustificato" se compiuto in funzione di un obbiettivo più alto e nobile.
La visione risulta gradevole in particolare per la recitazione giovane e fresca degli attori principali e per i dialoghi vivaci, dove si riesce a trovare il giusto equilibro tra commedia e dramma adolescenziale.

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sabato 15 aprile 2017

La Cecenia e la possibile "soluzione finale"


La Cecenia è una Repubblica autonoma della Federazione Russa, di religione islamica a maggioranza sunnita, la cui stabilità politica è stata fortemente compromessa dalle due guerre del movimento separatista contro la Russia stessa.
Da quel che è balzato all'attenzione globale in questo ultimo periodo, pare sia in atto una silenziosa ma massiccia persecuzione degli omosessuali del paese con arresti, torture e reclusione in veri e propri campi di concentramento.
Le tristi vicende sarebbero state portate alla luce dal periodico russo libero ed indipendente Novaya Gazeta, mentre Russian LGBT Network, un'associazione per i diritti LGBT con sede a San Pietroburgo, sta ulteriormente indagando sui fatti e raccogliendo in segreto le testimonianze di alcuni superstiti.
Le vittime accertate sono solo tre per il momento, ma il numero potrebbe essere infinitamente più grande.

Le sconvolgenti testimonianze raccontano di almeno due campi di concentramento destinati esclusivamente a uomini gay, dove i detenuti vengono stipati in celle da quaranta posti ciascuna e torturati quotidianamente attraverso scosse elettriche, percosse e privazione del cibo e del sonno.
Le autorità cecene negano tuttora ciecamente l'accaduto (il quale è ormai accertato dalla comunità internazionale ed è incontrovertibile: le testimonianze sono state infatti confermate da Ekaterina L. Sokiryanskaya dell’International Crisis Group, da Human Rights Watch, nonché dalle testate giornalistiche mondiali più autorevoli), sostenendo che nell'intera regione non sono presenti persone omosessuali, dichiarazione che lascia presagire il possibile pensiero ad una "soluzione finale".
La situazione per la collettività Lgbt non è di certo facile in Russia, ma in Cecenia a quanto pare è ancora più grave: si auspicano indagini più approfondite sulla vicenda prima che sia troppo tardi.

In foto, Ramzan Achmadovič Kadyrov, leader militare della Cecenia

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sabato 8 aprile 2017

Ora queste immagini sono illegali in Russia... dacci una mano a diffonderle!


Nonostante la Russia abbia recentemente subito un violento attacco terroristico (3 aprile, metropolitana di San Pietroburgo) che ha provocato 14 vittime e decine di feriti gravi, i pensieri del presidente Putin sono rivolti a ben altri problemi. Adesso infatti in Russia è stato reso illegale mostrare immagini del presidente truccato, ritoccato o con l'accostamento a bandiere o colori arcobaleno.

In particolare è finita nel mirino la famosa immagine di Vladimir Putin in versione clown/travestito come segno di protesta contro l’omofobia. Il fotoritocco, diventato popolare dal 2013, è infatti entrato nella lista di oltre 4.000 immagini che è vietato diffondere.

l’oppositore A.V. Tsvetkov è stato recentemente condannato per aver pubblicato la foto sul social network russo Vkontakte.

Quello che vi chiediamo e di diffondere questo articolo: condividilo sul tuo profilo Facebook, nei gruppi di cui fai parte, su Twitter e su qualsiasi rete sociale.
Per mostrare ulteriore solidarietà e vicinanza, iscriviti anche a Vkontakte e troviamo il modo di postare l'immagine incriminata.

Di seguito alcune foto "illegali" che non piacerebbero al presidente russo.

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venerdì 7 aprile 2017

L'esorcismo di Don Cataldo: "Satana, esci da questo gay!"


Don Cataldo, presunto prete esorcista, cerca di praticare un esorcismo telefonico a un ragazzo che si confessa gay : quello che non sa è che si tratta di un complice della trasmissione radiofonica "La Zanzara". Tuttavia il sacerdote è sicuro: si tratta di Satana, o più specificamente di "Asmodeo" il "demone del sesso".

Cliccando sul video sottostante potrete ascoltare la telefonata, avvenuta pochi giorni fa'

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Il bacio appassionato tra Alessandro Cattelan e Luca Argentero


A "E poi c'è Cattelan", il late show condotto da Alessandro Cattelan va in onda un appassionato bacio gay che qui vi proponiamo in versione integrale... Godetevi il video!

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mercoledì 5 aprile 2017

La Bella e la Bestia e Power Rangers vietati ai minori in Russia a causa della legge “anti-propaganda gay”


Ebbene sì, dopo aver vietato La Bella e la Bestia ai minori di 16 a causa della legge che proibisce la diffusione di "propaganda omosessuale rivolta ai bambini" (infatti il personaggio di Le Tont è gay e apertamente innamorato dell'amico Gaston), La Russia arriva a vietare i Power Rangers ai minori di 18 anni a causa di un'unica scena in cui il Black Ranger Zack (Ludi Lin), chiede all'amica Trini (Yellow Ranger, interpretata da Rebecca Marie Gomez, meglio conosciuta come Becky G.) se stia avendo problemi con "la sua ragazza". Una frase, un lieve accenno, ma è bastato a far scattare la censura.

Il regista Dean Israelite ribatte che si tratta di una scena molto importante per il film e che il messaggio che si intende far passare è che non importa l'orientamento sessuale, bensì ogni ragazzo e ragazza deve avere la libertà di essere sé stesso. L'attrice Rebecca Marie Gomez conferma invece di essere fiera di aver incarnato quel ruolo e che, anzi, ci dovrebbero essere più personaggi gay nel cinema di oggi.

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Il cliente: NARRATIVA GAY OGGI


TITOLO: Il cliente

AUTORE: Aristide Tronconi

EDITORE: 0111 Edizioni

GENERE: Narrativa, (gay)

PREZZO: 3,99 euro (versione Kindle) ; 14,50 euro (versione cartacea)

PAGINE: 279

Acquistabile su Amazon.it

Tornato a casa ancora turbato, chiesi a mia moglie Sara di Antinoo e Alessandro. «Erano entrambi omosessuali: uno dolce e femmineo, l’altro aggressivo e maschile, ma sono la faccia di una stessa medaglia: mostrano un aspetto di sé e ignorano, o nascondono, l’altro. Alessandro era dolcissimo con Efestione, l’amava di una tenerezza invidiabile e Antinoo ha agito contro se stesso e Adriano, uccidendosi.»

Marco è un uomo sposato di mezz'età che inizia a percepire le prime contratture e i primi dolori alla schiena, mentre Alessandro è un giovane fisioterapista nel quale intravede una vaga somiglianza con Antinoo di Bitinia, giovane amante dell'imperatore Adriano.
I due, così differenti in tutto a partire dall'età, paiono essere legati solo da un fredda relazione tra cliente e massaggiatore: tuttavia mentre Marco tra flashback, piccole ossessioni, citazioni colte e pensieri in disordine ricostruisce la propria vita, Alessandro scopre lati di sé che mai avremmo potuto immaginare: perché il rapporto con i genitori è così teso? Come mai ha rinunciato al sogno di diventare atleta professionista? Da chi provengono quelle chiamate che riceve costantemente in piena notte? E soprattutto, chi tra i due è veramente "il cliente"?
Malgrado sia il suo romanzo d'esordio, Aristide Tronconi ci propone un'opera matura e compiuta in ogni dettaglio, assolutamente realistica, che nonostante tutto conserva un registro scorrevole e di facile lettura: qui l'omosessualità viene vissuta contemplando un passato glorioso popolato da eroi e poeti, quali Alessandro Magno e Catullo, nonché dai miti della Grecia Antica, senza pure trascurare le contraddizioni e i paradossi della società moderna

- Il gioco dell’ἐρώμενος e dell’ἐραστής si fondava sul sottrarsi alla cattura, sulla resistenza dell’amato, il quale però non mancava di lasciare tracce di sé, intrise di seduzioni e ammiccamenti. Di solito alla fine di un lungo ed estenuante corteggiamento l’amato cedeva, consentendo così a un cuore pieno di desiderio e di dolore di recuperare il giusto battito. -

Il cliente è un libro consigliato in particolare ad un pubblico adulto e maturo, con la voglia di riflettere su temi attuali riallacciandosi al passato e magari (perché no?) con il desiderio di lasciarsi qualcosa alle spalle, esattamente come il nostro protagonista: perché in fondo Marco è un lupo della steppa, un vecchio e paranoico Harry Haller alla costante ricerca della felicità, ma anche un colto e un riflessivo, fragile e un po' stonato.
Aprendo il volume del Tronconi verremo proiettati in un mondo che prima o poi, nel bene e nel male, apparterrà ad ognuno di noi.

Disponibile in versione Kindle:

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martedì 4 aprile 2017

Un giorno qualunque: NARRATIVA GAY OGGI


TITOLO: Un giorno qualunque

AUTORE: Alessandro Dainotti

EDITORE: Astro Edizioni

GENERE: Narrativa, (gay)

PREZZO: 1,99 euro (versione Kindle) ; 11,81 euro (versione cartacea)

PAGINE: 208

Acquistabile su Amazon.it

E se stamattina, svegliandomi, mi fossi chiesto: “Arriverò vivo alla fine di questa giornata?”, forse non sarebbe cambiato nulla, avrei fatto le stesse identiche scelte.
Nessuno se lo chiede mai, perché pensiamo di avere tutto il tempo del mondo a nostra disposizione e che la natura seguirà il suo corso.

Adriano si sveglia accanto ad Aaron, il suo compagno.
Deve andare al lavoro, è terribilmente in ritardo: così inizia il suo giorno qualunque.
In un'odissea ultramoderna che lo porterà da Luton a Londra Il protagonista, viaggiando, ricostruisce pezzo per pezzo la propria identità, laddove riaffiorano ricordi, sentori, odori - "l'olfatto è un catalizzatore di ricordi" - e stralci di vita vissuta tra i quali la storia con Tiziano, di cui è ancora innamorato.
un libro, quello di Alessandro Dainotti, che in principio narra la storia di un personaggio qualunque, all'interno di un mondo qualunque e in una giornata qualunque e che, a dispetto di questa premessa che parrebbe indicare poca originalità, riserva ben più di una sorpresa: a partire dallo stile scorrevole e quasi discorsivo che mai appesantisce le oltre 200 pagine del manoscritto, ai colpi di scena, l'inquietudine e la trepidazione racchiusi in un finale completamente inaspettato dove, finalmente, il mondano diventa straordinario e suggestivo, fino agli incontri d'amore contraddistinti da una narrazione delicata ma mai affettata che dapprima, in linea con l'andamento del romanzo, non trascende nella drammaticità e nel pathos indugiando in una dimensione effimera e squisitamente profana (destinata imprevedibilmente e irrimediabilmente a spezzarsi) che costituisce una sottile linea di demarcazione in cui la realtà e la fantasia non sono poi così distanti ed il lettore, meravigliato, può arrivare a toccare entrambe, non potendo fare a meno di chiedersi dove finisca una ed inizi l'altra e quanto ci sia di biografico tra quelle righe così accuratamente strutturate.
Adriano vive, come Ulisse, il suo giorno qualunque.
Poi all'improvviso, in un'istante, tutto cambia. E una giornata qualunque diventerà l'unica giornata possibile: per Adriano, per Tiziano, per Aaron, per lo stesso Dainotti, per ognuno di noi.

Disponibile in versione Kindle:

Di seguito un breve estratto dal libro di Alessandro Dainotti "Un giorno qualunque" :

“Un momento... Io conosco questo posto!”.
All’inizio non ci ho pensato, ma ora che riesco a vedere con chiarezza, non ho dubbi. Io lo conosco, ci sono già stato una volta. Ma se davvero mi trovo dove credo di essere, allora significa che sono a più di 2mila chilometri di distanza da Londra. Impossibile. Ancora una volta, ciò che vedo discorda con ciò che deve o può essere.
Torno a sedermi e ripenso ai flash. Sto attraversando la strada per andare a casa. Con me c’è qualcuno. Gli stringo la mano. Aaron. Siamo insieme, quando vedo quel bagliore improvviso. Ma prima succede qualcosa. C’era qualcun altro... qualcuno che conosco. E quando lo vedo, mi blocco. Mi concentro sul quel volto sfocato e mi sforzo di delinearne i contorni. Poi il suo viso mi appare chiaro, dominato dalla paura. “Tiziano!”.
Sento un rumore alla mia sinistra. Mi volto. Seduto accanto a me c’è un bambino. Le gambe gli penzolano oltre il bordo della panchina e sta con la schiena curva. Un caschetto di capelli neri e lisci gli copre la testa, china su un libro aperto che tiene in grembo.
Non dico nulla, mi sporgo solo quanto basta per sbirciare il libro.
Vedo il disegno di un bambino biondo, con una lunga sciarpa avvolta intorno al collo, che spicca il volo aggrappato a fili trainati da uccelli. Riconosco all’istante Il Piccolo Principe. Come se avvertisse solo ora la mia presenza, il bambino si gira verso di me e io vedo il suo volto.
Mi ritraggo d’istinto da lui, fino a toccare il bracciolo con la schiena. «Wow! Questa è la cosa più assurda che mi sia mai capitata!».
«Posso immaginare», dice il bambino, e chiude il libro.
«Sto sognando».
«Non proprio, ma è la cosa più simile a ciò che sta accadendo».
«Come spieghi il fatto che sto parlando con te o, per meglio dire, con me? Cioè... ti riconosco, mi riconosco. Tu sei me quando ero bambino». Nel momento stesso in cui finisco di pronunciare la frase, mi rendo conto dell’assurdità della cosa. Poi capisco. Lo spinello che ho fumato con Chiaretta è stato troppo forte e sto avendo questa specie di allucinazione.
«Questa non è un’allucinazione», ribatte.
Certo, non lo è, perché è normale parlare con il me in versione extra-small, il quale è anche capace di leggermi nel pensiero.
Devo dire a Chiaretta di non comprare più da quello spacciatore.
«Capisco il tuo stupore ma, se hai finito di elaborare cazzate, passerei alle cose importanti».
«Le cose importanti?».
«Sì, le cose importanti. Ci sono un sacco di questioni che dobbiamo affrontare insieme...». Lascia la frase in sospeso. I suoi occhi si spostano in basso a sinistra. Resta in quella posizione per pochi secondi, e io ho l’impressione che lui sia da un’altra parte. Poi torna da me. «Non abbiamo molto tempo, ed è importante che tu capisca».
«Tutto questo non può essere reale», dico, ignorando le sue parole. «Perché no? Io e te abbiamo sempre comunicato. Lo abbiamo fatto per tutta la vita».
«Tutto ciò sta accadendo dentro la mia testa», affermo.
«Ma è ovvio! Hai mai visto qualcuno parlare con la copia di se stesso?». Tace, forse aspettando una mia risposta, che non arriva. «Dimostrami che sei reale».
«Puoi continuare a non credermi, ma sarebbe uno spreco di tempo, oppure puoi accettare che io esisto e ascoltare quello che ho da dirti». Torno a guardare le colonne. Sembrano brillare di luce propria sulla superficie dell’acqua. La temperatura dell’aria è perfetta. Non sento né caldo né freddo, potrei rimanere qui per sempre.
«Questa è la Cisterna Basilica, non è così?», gli chiedo.
«Esatto».
«Però non mi ricordo della panchina e del lampione».
«Chiamala licenza poetica. Hai voluto dare un piccolo tono personale alla scenografia».
«Perché ci troviamo qui?».
«È stata una giornata intensa, hai fatto un sacco di cose e non ti sei fermato un momento. Credo che la tua mente avesse bisogno di un po’ di pace e, tra tutti i luoghi a tua disposizione per soddisfare quel bisogno, hai deciso di ricreare questo».
La Cisterna Basilica. Io e Bruno ci siamo andati durante una vacanza a Istanbul, prima che conoscessi Tiziano. Era il regalo di Bruno per il mio compleanno.
«Perché non passiamo alle domande importanti?». Fa una breve
pausa. «Il tempo scorre in fretta».
Mi volto verso di lui e mi sento disorientato. Sono cambiato, cioè, è cambiato. Adesso è cresciuto. Appare come in una fotografia che i miei genitori tengono nella loro camera da letto, scattata durante il pranzo di Natale di quando avevo 10 anni. Il viso ha conservato la stessa rotondità, ma le guance sono più magre e i capelli più corti.
«Che senso ha tutto ciò?».
«Sono qui per aiutarti a capire. Tu hai tante domande e io ho le risposte».
«Perché tu e non io?».
«Perché io custodisco la tua vita. Tutto quello che i tuoi occhi hanno visto, che le tue orecchie hanno sentito, che le tue mani e la tua pelle hanno toccato io l’ho memorizzato. Tutte le parole che hai detto e pensato, letto o scritto in questi 28 anni, io le conosco e le conservo. Il valore di ogni tuo ricordo, il significato di ogni tua lacrima, ciò che c’è dietro i tuoi sorrisi, cosa crea le tue paure, cosa ti rende felice e perché, i dilemmi che accompagnano i tuoi dubbi, la spinta dei tuoi desideri sono dentro di me. Per tutti questi motivi, adesso stiamo avendo questa conversazione. E, prima lo capisci, meglio è. Ora ti chiedo di mettere da parte ogni fantasia e concentrarti sui fatti concreti».
«I fatti concreti...»

Biografia dell'autore:

Alessandro Dainotti è nato a Siracusa nel 1983. Dopo il diploma di geometra, ha intrapreso gli studi in Lingue straniere e si è laureato in Editoria e giornalismo alla Sapienza di Roma.
Una volta conseguita la laurea si è trasferito a Londra, dove attualmente vive e lavora. Un giorno qualunque è il suo romanzo d’esordio.

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